Che dire Lupus, stavolta invece che per i tre punti s'abbracciamo finalmente per un trofeo.
Un trofeo europeo che mancava da tanto, troppo tempo (si perché me ne frego se la uefa non lo riconosce, la coppa delle fiere é un vanto, un trofeo che pure il barcellona mette nella lista dei propri trofei conquistati). In realtá da troppo tempo ne mancavano di trofei, nazionali o europei che fossero.
La gioia é immensa.
E meritata, prima ancora che dai giocatori o l'allenatore, o la societá, da noi tifosi, quelli che la squadra non l'hanno lasciata mai sola, soprattutto quelli che han riempito lo stadio anche quando le cose andavano tutto fuorché bene.
Ed é vero che se parlassi da spettatore neutrale ci sarebbe tanto da dire sulla partita di ieri, ma quando vinci tutto il resto diventa secondario.
E' andata come mi immaginavo, e come tutto sommato speravo. Il solito gol e poi a difendere in 11, anzi 12. Peró ha funzionato e ha funzionato all'appuntamento piú importante della stagione, quello colla storia.
Non so ancora quanto sia per culo o meriti, ma contava solo vincere, perché negli almanacchi rimane solo chi ha vinto, non come. Le chiacchiere, le ingiustizie presunte o meno, e il culo, in abbondanza o meno, se li portano via il vento.
E allora lasciamo perdere analisi o disamine, godiamo e basta. Dispiace e tanto solo il non vivere piú a Roma e non poterci essere al Circo Massimo.
Grazie magica Roma