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| La risposta alla tua domanda, ammesso che risposta esista, è alquanto ardua e differisce a seconda dell'aspetto che si vuole considerare. Se analizziamo il tutto razionalmente, da un punto di vista prettamente sportivo ci troviamo davanti una squadra in cui nessuno è in grado di dettare i tempi con l'aggravante della scarsa personalità. Questo significa che quando non vai a 1000 e il gioco lo comanda la squadra avversaria vai difficoltà, o peggio crolli. In tutto questo Mou non riesce ad incidere. Certamente è sempre stato abituato a squadre i cui panchinari avrebbero fatto la fortuna della Roma. Squadre che anche con tutti quei campioni mai hanno giocato un bel calcio, figurarsi noi. Però proprio perché Mou non è un'aziendalista e non te le manda a dire, possiamo sperare che arrivino nelle prossime sessioni giocatori di diversa caratura rispetto gli attuali. Con la Roma ho vinto quasi un caxxo ma ho sognato tanto, sogni che Pallotta mi aveva tolto. Con i Friedkin perlomeno si prova a fare bene con tutti i limiti del caso, e allora la risposta è sì.
Se invece ragioniamo da esperti romanisti vediamo che la nostra storia è piena di occasioni mancate, o meglio delle poche occasioni avute le abbiamo sprecate quasi tutte. Liverpool, Lecce (cazzo, quanto brucia ancora), Livorno, Siena, Samp, l'anno post scudetto (2 pti nelle prime 3 con Verona Udinese e Piacenza) o il 2003/04 (Ancona, Perugia,...). Uno scudetto 2000/01 che sul 3-1 a 5 minuti dalla fine, avremmo perso a tavolino se invece che Braschi ci fossero stati Maresca o Orsato. Allora c'è qualcosa che trascende l'aspetto puramente tecnico sportivo e la maledizione di Bela Guttmann in confronto ci fa una pippa
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