Petizione Stadio AS Roma

Fatto, anche se per citare spalletti, spero non ci sia la politica di mezzo ......

“Guarda caso proprio ora hanno fatto richiesta di vincolo, che puntualità…“. Queste le parole dell’architetto Andreas Kipar riguardo la decisione della Soprintendenza. Poi l’altro progettista Dan Meis, come scrive La Stampa, ha aggiunto: “Non posso dire che non me lo aspettassi. E’ l’Italia…”.

Siamo alle solite.
In fondo al cuore l'ho sempre saputo che sarebbe finita cosi', ma era talmente importante che ci ho sperato veramente.
Importante per LA ROMA e per ROMA. Ma in Italia il bene comune non conta nulla.
Ci possono prendere in giro senza che nessuno apra bocca.
Tuteliamo discariche abbandonate da decenni piene di zingari e mignotte che potrebbero essere riqualificate e portare soldi e posti di lavoro definendole importanti zone d'arte.
E queste cose saltano fuori ovviamente dopo anni di dibattiti e soldi spesi.
Lo fanno apposta per spingere chiunque volesse investire a scappare.
Questa e' l'Italia veramente...

Che dire su questa stucchevole telenovela? Mi limito a due riflessioni, personalissime opinioni non supportate da alcuna conoscenza della materia e dell'ambiente romano ma credo non del tutto campate in aria.

Esaminando la cosa il più distaccatamente possibile da semplice osservatore, mi pare abbastanza evidente che l'acquisto della Roma, ancor prima che la costruzione dello stadio, sia legata unicamente alla realizzazione di quella che ritengo effettivamente essere una grande speculazione immobiliare, ben oltre la normale compensazione dovuta al privato per la realizzazione di determinate opere di pubblica utilità.
Sempre volendo guardare la vicenda da un punto di vista extra sportivo bisogna però anche dire che effettivamente Tor di Valle è oggi una discarica a cielo aperto; che il progetto porterebbe solo vantaggi in termini di occupazione e riqualificazione di un'area della città oggi in pieno degrado.

Comunque la si voglia vedere a me pare evidente che la gestione della vicenda è assolutamente vergognosa, specchio fedele dell'immenso schifo che le persone che ci governano ad ogni livello producono quotidianamente.
Regole che vengono definite, interpretate e riscritte a seconda delle esigenze dei potenti di turno.
I continui rinvii, le scuse più ignobili, gli evidenti intralci anche dei media sono sotto gli occhi di tutti.
L'ultima uscita della soprintendenza addirittura tragicamente ridicola, ma tristemente reale; come quando dopo mesi, anni di indagini, al tg senti dire "ritrovata l'arma del delitto; era accanto al cadavere ma era sfuggita ai primi attenti riscontri dei RIS" ma di cosa vogliamo parlare?
Hai voglia di carte bollate e ricorsi, questa è la città dei fori imperiali, e se la strada è questa lo stadio non lo vedremo mai. Senza contare qualche antica anfora romana "made in China" che potrebbe venire ritrovata non appena dovessero cominciare i lavori.

ROMA - L’accordo tra il Comune e i proponenti sullo stadio della Roma è stato raggiunto. Virginia Raggi ha lasciato l'ospedale dopo il malore della mattinata ed è arrivata in Campidoglio dopo le 18.30. Alle 21.20, invece, è stata la volta di Mauro Baldissoni e Luca Parnasi. La sindaca in un lungo post su Facebook: «Abbiamo rivoluzionato il progetto e lo abbiamo trasformato in un'opportunità per Roma. Tre torri eliminate, cubature dimezzate, addirittura il 60% in meno per la parte relativa al Business Park».


RAGGI SU FACEBOOK: «CUBATURE DIMEZZATE» - «Tre torri eliminate; cubature dimezzate, addirittura il 60% in meno per la parte relativa al Business Park; abbiamo elevato gli standard di costruzione a classe A4, la più alta al mondo; mettiamo in sicurezza il quartiere di Decima che non sarà più soggetto ad allagamenti; realizzeremo una stazione nuova per la ferrovia Roma-Lido.

Abbiamo rivoluzionato il progetto dello stadio della Roma e lo abbiamo trasformato in una opportunità per Roma. Abbiamo sempre detto di essere favorevoli alla realizzazione dello stadio ma nel rispetto della legge e per il bene della nostra città. Ci siamo riusciti. Abbiamo evitato il progetto monstre ereditato dalla precedente amministrazione. A Tor di Valle nascerà uno stadio ma moderno, ecocompatibile, all’avanguardia dal punto di vista delle tecnologie ma soprattutto sarà un’opera che rispetterà molto di più l’ambiente e il territorio.
E abbiamo previsto una convenzione con i costruttori: avranno priorità le opere di urbanizzazione utili alla città e ai romani, come la messa in sicurezza dell’area di Decima o il potenziamento della ferrovia Roma-Lido grazie a cui si accorceranno i tempi per andare e venire dal litorale di Ostia».

Fonte: Corriere dello sport

Alla fine pare che ce l'abbiamo fatta; volesse dio che fosse davvero la volta buona
Certo che se è stata accettata una riduzione del 50% significa che, come avevo scritto sopra, al di là dei vantaggi che avrebbe avuto anche Roma città dal progetto originale, la speculazione era davvero molto grande. A meno che non si sia chiesto 100 per ottenere 70 e poi accontentarsi di 50.

Vabbè comunque sia, ora FAMO STO STADIO

P.S. Aquilotti e pulcinella: PRRRRR!!!!

Ma in realta' meglio di cosi non poteva andare... tutta quella cubatura varia le torri e via dicendo servivano a finanziare la costruzione dello stadio... l'unica cosa che conta per noi e' lo stadio e le opere pubbliche per la nostra amata citta'... quindi benissimo cosi'.