Romanisti DOC

CRISI: passerà ? come la combattete ?

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bimbogino
view post Posted on 5/12/2012, 17:30




A parte le modalità di licenziamento, che non c'entrano con la crisi, ma so o solo tipicamente americane, c'è da notare che se uno, ad esempio, ha un contratto da dirigente, non ha le protezioni che possono avere gli impiegati di livello più basso.

Poi non dimentichiamoci che il cattivo imprenditore c'è sempre stato, non deve stupire che esista quello che manda a casa quelli più bravi perché li paga di più.
Socialmente forse è anche meglio, perché se uno è bravo davvero poi faticherà di meno a trovare altro.
Da qui a passare ad un discorso generale, però, mi sembra che coram salti troppo velocemente alle conclusioni: sembra che adesso la gente (i clienti) non siano più in grado di capire quando una cosa è di qualità e quando no.
È vero che è una cosa che può accadere quando il cliente non è del settore, ma in quel caso rientra fra i compiti del consulente (o dell'azienda) che fa il lavoro il fargli capire perché è meglio fare in un modo piuttosto che in un altro.
In generale attenzione: non dico che sia per forza questo il caso, ma i discorsi tipo "ai miei tempi la gente era più preparata/lavorava sodo/c'erano le mezze stagioni e adesso no" denunciano solo una scarsa conoscenza della realtà della generazione più giovane. Storicamente i vecchi hanno sempre fatto questo tipo di discorsi, e storicamente hanno sempre avuto torto.
 
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Coram
view post Posted on 5/12/2012, 23:44




Non vorrei tediare nessuno con i miei discorsi.. però vorrei sottolineare che non ne faccio un discorso generazionale. Anche perchè il sottoscritto ha meno di 40 anni, e dunque questi sono anche i miei tempi. Ma so essere anche un buon osservatore; Bimbo il calo socio-culturale nell'ultimo ventennio credo sia evidente e non discutibile.
Ribadisco che non è vero che chi ha più conoscenze e capacità oggi trova più facilmente lavoro. O meglio lo troverà se abbasserà le sue pretese a livelli molto più bassi rispetto al proprio profilo. Altro che socialmente più giusto, i salari così si stanno abbassando per tutti.
Sul fatto della richiesta della qualità più bassa ho letto più articoli di esperti e il fatto che coincidono con un mio pensiero antecedente a tali letture è solo un particolare. Purtroppo, più che una mia opinione,credo sia un dato di fatto sul quale si debba riflettere attentamente. Insomma ci possiamo chiedere il perchè stia avvenendo tutto ciò, non se stia avvenendo.
Sul licenziamento all'americana hai colto nel segno, visto che parliamo di una società di informatica americana. Ma come vi ho detto per una grande azienda è facile trovare modi di licenziamento anche per chi non è dirigente.
Vi porto un altro aneddoto. L'altro ieri in palestra stavo parlando con un conoscente di queste cose. Gli stavo dicendo appunto ch le aziende spostano i dipendenti su aree destinate alla chiusura( da questa conversazione mi è poi tornato in mente questo topic..), in modo da essere licenziati facilmente al momento giusto. Lui ci ha pensato un attimo e lì si è accorto che nella sua azienda era accaduto proprio questo ma non ci aveva mai fatto caso.
 
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bimbogino
view post Posted on 7/12/2012, 15:00




CITAZIONE (Coram @ 5/12/2012, 23:44) 
Bimbo il calo socio-culturale nell'ultimo ventennio credo sia evidente e non discutibile.

No, secondo me non è evidente. Da cosa si capisce?

Tra l'altro, esiste sicuramente una percentuale consistente sia di clienti che di imprenditori che operano da più di 20 anni, queste persone avrebbero improvvisamente perso le loro capacità critiche e la loro cultura?

Anche il discorso della chiusura del ramo di azienda, sei sicuro che sia una "prova" che il datore di lavoro licenzia quelli più bravi perché costano di più?
La creazione del ramo di azienda "per licenziare" indica solo che il datore di lavoro ha voluto scegliere esattamente chi licenziare.
Però, per dire che il criterio di scelta sia stato per forza quello di tenersi quelli che costano meno, a discapito della qualità, bisognerebbe conoscere molto bene quella realtà.

In ogni caso, se mi metti i link agli articoli di esperti che parlano di richiesta di qualità più bassa, li leggerò volentieri.
Però guarda che probabilmente se ne trovano altrettanti (o di più) che spiegano come si può prosperare anche nella crisi, puntando sulla qualità. Anzi, man mano che li trovo te li segnalerò.

p.s. i salari si abbassano per tutti, quando tutti accettano i salari più bassi.
Io il lavoro che non è pagato adeguatamente non lo faccio.
E' vero: sono fortunato, e sono un caso particolare, e altri non potrebbero ragionare così.
Però è anche vero che la possibilità di scegliere me la sono guadagnata, e secondo me bisogna anche avere un po' più di coraggio.
 
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AS10
view post Posted on 11/12/2012, 21:29




Piccolo aggiornamento da parte mia. L'azienda dove lavoro (una SPA di 52 dipendenti) ha chiesto il concordato preventivo di fallimento.

Ne sapete di più?
 
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bimbogino
view post Posted on 11/12/2012, 23:17




Non ne so quasi niente. Speriamo sia solo un passo fatto per prudenza, ma che la situazione non precipiti.
Domani chiedo a mia moglie che queste cose le sa.
 
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view post Posted on 22/12/2012, 13:06
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Da wikipedia, sembra sia un'accordo che si cerca con i creditori in modo da evitare il fallimento.

Da quello che ho capito è per evitare bancarotta e successivo pignoramento; ti metti in casa un ufficila dello stato che determina insieme a te le modalità di liquidazione dei creditori: vendita di asset, rilascio di azioni, etc etc..
 
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50 replies since 9/10/2012, 10:16   614 views
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